Tempo

I russi, soprattutto quelli appartenenti alle più vecchie generazioni, non sempre sono puntuali e non considerano un leggero ritardo una mancanza di rispetto, nonostante questo puntualità e precisione da parte del partner straniero sono qualità attese e apprezzate. Analogamente a quanto succede in Italia, nella quotidianità i ritardi sono accettati mentre nell’ambito lavorativo è richiesta la puntualità. Il tempo, in particolare nelle strutture molto gerarchizzate, può essere utilizzato come una manifestazione di potere, ad esempio facendo “fare anticamera” a chi aspetta il proprio turno in alcuni uffici o al proprio partner nell’attesa di riceverlo a un appuntamento.
Il ritmo di lavoro negli uffici è spesso più lento rispetto a quello italiano e l’iter burocratico per ottenere qualcosa è il più delle volte lungo e tortuoso: il consiglio è di avere pazienza e di non aspettarsi sempre una soluzione immediata ai propri problemi.

Alcuni consigli pratici sull’inizio della giornata lavorativa …
E’ opportuno tener presente che, mentre in Italia l’attività lavorativa inizia al mattino presto, in Russia, soprattutto nelle grandi città, non inizia prima delle 10.30/11.00, di conseguenza può capitare che, se si chiede di essere ricevuti al primo appuntamento del giorno, si sia ricevuti in quella che corrisponde alla nostra “tarda mattinata”.

e sul periodo migliore in cui fare un viaggio d’affari in Russia.
Come suggerisce Anna Pavlovskaja, autrice di una guida alla Russia per gente d’affari, organizzando un viaggio di lavoro in Russia è opportuno tener presente che ci sono dei periodi da evitare: quelli corrispondenti alle vacanze scolastiche (1-10 novembre; 30/12 – 11/01, ultima settimana di marzo, vacanze estive); una settimana prima, durante e dopo le feste natalizie (che si protraggono fino al 14 gennaio: Staryj Novyj God, vecchio Capodanno); primi dieci giorni di maggio, durante i quali si festeggiano il 1 maggio e il 9 maggio (v. foto), anniversario del giorno della Vittoria dell’Unione Sovietica sul Nazismo, festa molto sentita in Russia (Pavlovskaja 2003: 48-50).

Pavlovskaja A. V. 2003, Kak imet’ delo s russkimi, Moskva, Izd. Moskovskogo Universiteta.

 

Tempo informale:

Analogamente a quanto avviene in Italia, nell’ambito lavorativo è richiesta la puntualità mentre in quello informale il ritardo è tollerato.
La giornata russa inizia un po’ più tardi rispetto a quella italiana: un’informant moscovita ha dichiarato che per lei una telefonata alle 9.00 del mattino equivale letteralmente a “un pugno in faccia”. In Russia non è consuetudine chiamare qualcuno prima delle 11.00, la sera è normale chiamare fino a tardi, anche alle 23.00.
Quando si è tra amici e ci si diverte non si presta attenzione allo scorrere del tempo: i russi, se in buona compagnia, amano passare ore a chiacchierare di fronte a qualche buona bevanda alcolica o a svariate tazze di tè. Quello del tè (čaepitie) è un rituale profondamente radicato nella tradizione e tuttora praticato, soprattutto dalle vecchie generazioni (naturalmente con delle varianti rispetto ai tempi antichi): normalmente si bevono diverse tazze di tè, si mangiano svariati cibi dolci e salati, si chiacchiera a lungo e ci si alza da tavola sazi… se un amico russo ci invita a prendere un tè non dobbiamo pensare a un “tè all’italiana”, che si conclude in un’ora, e avere un po’ di tempo a disposizione.

(Cappellotto Capiotto L., Progetto FSE 2120/1/14/1268/2008 Regione Veneto)

Tempo vuoto/silenzio:

In Russia non sempre trova applicazione pratica il concetto di small talk inglese. Nonostante in situazioni ufficiali sia opportuno conversare, può accadere che, ritenendo di non avere nulla di interessante da dire, il nostro partner, soprattutto se uomo, a tavola o lungo un tragitto in automobile stia in silenzio.
In ambito privato si tende a mantenere sempre viva la conversazione (non con la stessa intensità degli italiani, considerati dai russi molto “emozionali”).

(Cappellotto Capiotto L., Progetto FSE 2120/1/14/1268/2008 Regione Veneto)