Corpo

L’immagine, soprattutto in Argentina, è molto importante, quindi, oltre che per il vestiario, anche per il corpo c’è molta attenzione; in particolare i capelli e le mani devono essere sempre molto curati.

Per quanto riguarda la gestualità, le braccia incrociate possono esprimere chiusura e le mani in tasca possono essere lette come segnale di disinteresse.

La stretta di mano è importante e viene misurata come indice di sincerità, o “virilità” se la stretta è data da un uomo (di solito la stretta di mano durante una presentazione viene accompagnata da un cenno del capo).

La gestualità argentina, anche per ragioni storiche, è molto simile a quella italiana; inoltre gli argentini tra i popoli latino-americani sono probabilmente quelli con una gestualità più intensa e sono forse gli unici a non sorprendersi di fronte al modo di gesticolare di un italiano. In generale, la gestualità argentina è abbastanza simile a quella italiana.

È da tener presente, però, che piegare le tre dita centrali di una mano, tenendo distesi solo pollice e mignolo, non è la promessa di una telefonata ma l’invito ad andare a bere qualcosa.

In Argentina c’è un gesto scaramantico che si fa quando si sente nominare uno “iettatore”, in parte analogo a uno italiano: in tale situazione gli uomini argentini superstiziosi dovrebbero toccarsi il testicolo destro, mentre le donne il capezzolo o il seno sinistro.

Rispetto agli argentini, gli uruguaiani sono un po’ più contenuti nella gestualità, che però è fondamentalmente la stessa.

Un gesto tipico e molto diffuso in Uruguay è quello dei “baffi in su”: si mettono il pollice e l’indice della mano destra a “L” e si avvicinano sotto il naso, come se fossero dei baffi rivolti in alto: questo gesto esprime un giudizio molto positivo circa la bontà di qualcosa. È molto frequente comunicare un “ok” tenendo il pugno chiuso con il pollice alzato.

(Castagna V.)