In Russia sono molto frequenti le citazioni da opere letterarie e l’uso di proverbi. In molti hanno imparato i proverbi a scuola: agli alunni veniva affidato come compito quello di trovare diversi proverbi su un dato argomento e impararli a memoria.
Può succedere che una persona inizi a citare una frase celebre tratta da un’opera letteraria e l’altra la concluda: questo è reso possibile dall’esistenza di un fondo comune di testi, noto solo ai madrelingua, dai quali sono tratte delle espressioni denominate krylatye vyraženija (espressioni alate) .
Gli autori delle opere più citate nelle “espressioni alate” sono Krylov, Puškin, Gogol’, Griboedov e i cantautori quali Aleksander Galič, Bulat Okudžava, Vladimir Vysockij.
Qualche esempio: “Iz prekrasnogo daleka” (Dalla meravigliosa lontananza) Gogol’, Le anime morte; “Sčastlivye časov ne nabljudajut” (Chi è felice non guarda l’orologio), Griboedov, Che disgrazia l’ingegno! (Dobrovolskaja 1997: 140).
(Dobrovolskaja J. 1997, Il russo: l’ABC della traduzione, Venezia, Libreria Editrice Cafoscarina.)