Odori:
In Serbia, rispetto all’Italia, c’è una sensibilità diversa verso gli odori corporei: l’odore di sudore, soprattutto maschile, è più tollerato. Le donne fanno uso di profumi, a volte in un modo percepito da noi italiani come eccessivo, mentre gli uomini si profumano meno degli italiani, in quanto non è sempre considerato come un segno di virilità. Il forte utilizzo di aglio e cipolla cruda nella cucina tradizionale viene maggiormente tollerato nei suoi effetti sgradevoli. Se l’interlocutore ha un alito cattivo, farglielo notare offrendo una mentina può creare molto imbarazzo e non essere affatto compreso come gesto. Temi come la pesantezza/leggerezza della cucina e la digestione, argomenti di discussione tanto cari a noi italiani, suscitano un misto di curiosità e ilarità.
Rumori:
Non è educato soffiarsi rumorosamente il naso: se si avverte la necessità di farlo mentre si è seduti a tavola o a una riunione ci si deve allontanare e agire con discrezione.
I rumori intestinali sono vietati in ogni occasione. A tavola fare rumore tirando su con la bocca la zuppa o il brodo dal cucchiaio è un’abitudine piuttosto controversa, etichettata come “comportamento balcanico” o da “seljak” (contadino), ma in parte viene tollerato e rimane piuttosto diffuso con le persone di una certa età, anche in contesti formali tipo pranzo o cena di lavoro.
(Guglielmi L.)