Telefonata

In una telefonata d’affari alla prima conversazione è d’obbligo presentarsi e pronunciare il nome della propria azienda, anche se in quelle successive è possibile che chi chiama inizi direttamente a parlare senza presentarsi.
Nelle conversazioni private, come avviene solitamente in Italia, chi risponde dice “pronto” (halo, dall’inglese hello) e chi chiama dichiara il proprio nome e lo scopo della telefonata.
Le telefonate d’affari, soprattutto internazionali, sono brevi, i convenevoli sono ridotti al minimo: solitamente, una volta accertatisi che l’interlocutore possa parlare, si espone direttamente il problema e ci si congeda in modo educato ma senza troppi convenevoli. Se la telefonata d’affari sfocia nel privato, nel caso in cui ci sia confidenza tra i colleghi, è possibile dilungarsi, ma non troppo. Per far capire che si vuole concludere una conversazione telefonica perché sgradita o internazionale, quindi costosa, si pronunciano delle frasi come “va bene, ci sentiamo nei prossimi giorni”, “mi stanno chiamando”, “mi scusi, ma ho un impegno”, dalle quali l’interlocutore dovrebbe dedurre che la conversazione sta volgendo al termine.

Quando telefonare?

La giornata lavorativa in Serbia inizia prima rispetto a quella italiana, intorno alle 8.00, ma di solito le agende di incontri vanno dalle 9.00-9.30 in poi. Chiamare alle 15.00 può essere già tardi in molti uffici, perché l’orario continuato permette di staccare dal lavoro tra le 16.00 e le 17.00, con un certo anticipo rispetto all’Italia.

(Guglielmi L.)