Offerta di cibo, alcol, sigarette

Il consumo di alcol nei paesi di lingua tedesca è un dato di fatto e fa parte della cultura. Esiste lo stereotipo dei tedescofoni ubriaconi e grandi bevitori di birra. La birra, in effetti, è un prodotto tipico, tanto che quasi ogni paese in Germania e Austria ha la propria “festa della birra”, la più conosciuta è certamente l’Oktoberfest di Monaco.
Date le condizioni climatiche, la viticoltura si limita alle zone collinari della Svizzera, all’est dell’Austria e alle regioni sud-occidentali della Germania, specie lungo i fiumi Reno, Meno, Mosella e Saar. Il consumo di vino, nel mondo tedescofono, è considerato più elegante del consumo di birra e viene celebrato soprattutto in occasioni importanti, in cui non si bada a spese per vini nazionali, ma anche italiani, francesi o spagnoli di qualità. Oltre il Bierfest, un altro evento clou dell’anno è il Weinfest, a fine vendemmia. Il mercato ha importato negli ultimi vent’anni anche due bevande italiane: il Prosecco, che ormai si trova in tutti i pub (Kneipen) e supermercati, e lo Spritz, particolarmente in voga tra i giovani.
In Germania lo “sbronzarsi” in pubblico non è proprio ben visto e vige il divieto di consumo nei mezzi pubblici, ma è accettato sicuramente più che in Italia.
Tuttavia in determinate occasioni e fasce d’età, soprattutto quella post-adolescenziale, non è la birra a primeggiare in Germania. Probabilmente le giovani generazioni tendono oramai ad uniformarsi in tutta Europa, quindi anche i giovani la sera, se frequentano luoghi come la discoteca, prediligono cocktail o distillati puri. La birra è comunque abituale nei ritrovi tra amici e nei pub dove si scambiano chiacchierate e discussioni amichevoli.
Escludendo le più giovani generazioni, in Germania, Svizzera e soprattutto in Austria il consumo di alcol è spesso visto come trasgressione e legato al mondo adulto e non come un fattore culturale e tradizionale, come spesso è in Italia. Se si osservano i dati del resoconto World Health Organization del 2014, si nota come la percentuale di bevitori che nell’ultimo mese ha ecceduto almeno una volta nel consumo di alcol sia in Germania, Austria e Svizzera rispettivamente di 15,6%, 52,4% e 21,1% mentre in Italia appena del 6,2% (senza differenziazione tra maschi e femmine, sopra i 15 anni ). Si sottolinea ad esclusione delle giovani generazioni, perché, come in Italia, l’aspetto tradizionale emerge solo in età più matura, mentre prima resta un fatto di trasgressione, tanto che il limite per la consumazione di alcolici (compresi vino e birra) che un tempo era di 16 anni, si è spostato a 18 . In Germania e in Svizzera il limite è di 18 per i superalcolici e 16 per vino e birra, in Austria invece il limite è di 16 anni sia per vino e birra che per i superalcolici.
Va detto, inoltre, che il consumo medio pro capite di alcol è andato diminuendo in Germania e vistosamente in Italia, mentre si è mantenuto pressoché costante in Austria e Svizzera.
(M. Dalla Vecchia, M. Speggiorin, S. M. Zucchi)