Per i germanofoni, lo spazio è ritenuto inviolabile. Ovviamente, con persone con cui si ha più confidenza e intimità la distanza tra gli interlocutori è minore. La cosiddetta distanza ‘di sicurezza’ in Italia corrisponderebbe a un avambraccio, mentre un tedescofono pone almeno un metro tra sé e lo sconosciuto, distanza che permette appunto ‘la fuga’. Se una ragazza italiana si sedesse troppo vicino a un ragazzo tedesco, condividendo lo stesso posto sul divano, quest’ultimo potrebbe interpretare il gesto come un tentativo di approccio, mentre se si trattasse un ragazzo italiano, verrebbe considerato maleducato e fastidioso. Lo stesso discorso vale per il contatto fisico, che in Italia è molto frequente, ma che in Germania potrebbe causare spiacevoli equivoci. La differenza tra le due culture è che all’italiano servono segnali più evidenti, come un bacio o una carezza, per stabilire il tipo di rapporto. Anche in occasione di situazioni di incoraggiamento, solidarietà o per le condoglianze il tedesco o austriaco, spesso appoggia semplicemente una mano sulla spalla dell’altro. Per un italiano, questo atteggiamento è considerato a dir poco freddo. Al contrario è da notare che amici e parenti, in Germania e Austria sono abituati a salutarsi con forti abbracci che non lasciano la distanza del bacio sulla guancia more italico (usato anche in Svizzera, ma triplice anziché duplice).
(V. Paggioro)