Religione

Le due maggiori confessioni religiose nei paesi di lingua tedesca sono quella cattolica e quella protestante: la prima più diffusa al sud e ovest della Germania, in Austria e in Svizzera, la seconda al centro-nord della Germania e in alcuni cantoni elvetici. Per i credenti delle principali confessioni religiose esiste una vera e propria tassa sulla chiesa: Kirchensteuer (in Germania e Svizzera) o Kirchenbeitrag (in Austria), per cui dallo stipendio dei credenti viene trattenuta ogni mese una piccola percentuale che va direttamente alla chiesa di appartenenza. Le confessioni cristiane riconosciute vengono trattate come organizzazioni simili a enti pubblici, a cui ci si può iscrivere e disdire l’iscrizione firmando un apposito modulo. In questo modo è assai semplice stabilire la percentuale dei cristiani praticanti.
Dato l’alto tasso di migranti (Germania: ca. 20% della popolazione, Austria: ca. 13%, Svizzera: ca. 24%), esiste anche una crescente comunità musulmana. La costruzione di moschee in molte città, dalle Alpi al mare del nord, spesso è stata oggetto di accesi dibattiti e proteste.
In Germania è anche presente un esteso gruppo di non credenti, o più generalmente, di persone che non appartengono a nessuna comunità religiosa; questo gruppo rappresenta circa il 34% della popolazione.
(Michela Dalla Vecchia, Stefan Matthias Zucchi)

 

Complessivamente si contano circa 24 milioni di cattolici e 22 milioni di protestanti.
Nonostante la continua diminuzione del numero degli appartenenti alle due maggiori confessioni religiose, le entrate dovute alla Kirchensteuer sono in aumento (perché aumentano gli stipendi): nel 2016 la Chiesa cattolica ha incassato 6,09 miliardi di Euro, quella evangelica 5,36 miliardi.
Secondo il Bundesamt für Migration und Flüchtlinge in Germania vivono tra i 4 e i 4,5 milioni di musulmani.
La comunità ebraica tedesca è diventata, soprattutto grazie alle massicce migrazioni dalle ex repubbliche sovietiche tra il 1991 e il 2009, la terza più numerosa in Europa e conta oggi circa 107.000 iscritti.
Grandi differenze si riscontrano tuttavia tra i Länder occidentali e quelli orientali della ex DDR, dove la (dovunque crescente) secolarizzazione è molto più diffusa: se nel 2012 il 65% dei tedeschi dell’est dichiarava di non avere alcuna religione, nell’ovest la percentuale era del 18%.

Il 58,8% della popolazione tedesca abbraccia una delle due grandi confessioni cristiane, organizzate nelle 27 diocesi cattoliche e nella Conferenza episcopale tedesca nonché nelle chiese evangeliche regionali e nella Chiesa evangelica in Germania come organizzazione tetto. La Chiesa cattolica con quasi 24 milioni di battezzati distribuiti in 12.000 parrocchie fa parte della Chiesa mondiale con il Papa a capo della Chiesa cattolica romana. La Chiesa evangelica in Germania (EKD) è la comunità delle 20 Chiese regionali evangeliche autonome di confessione luterana, riformata e unificata. Con circa 23 milioni di membri, esse riuniscono la maggior parte dei cristiani evangelici. Il 34% della popolazione non appartiene a nessuna confessione.

In Germania non c‘è una Chiesa di Stato. Alla base del rapporto tra Stato e religione c’è la libertà di religione garantita dalla Legge fondamentale, la separazione tra Stato e Chiesa nel senso che lo Stato è ideologicamente neutrale e le comunità religiose possiedono il diritto di autodecisione. Stato e comunità religiose cooperano su un piano di parità. Lo Stato partecipa al finanziamento di asili infantili e scuole gestite dalle comunità religiose. Le Chiese impongono una tassa che viene riscossa dallo Stato ed è destinata al finanziamento di servizi sociali.

Le scuole sono obbligate a offrire la religione come regolare materia d’insegnamento, a Berlino e a Brema chi non si avvale dell’insegnamento della religione può scegliere corsi di etica o filosofia. Viene sviluppato l’insegnamento della religione musulmana. Circa 700.000 bambini e ragazzi musulmani vanno a scuola in Germania. Per poter offrire loro l’insegnamento della religione vengono preparati ulteriori insegnanti.

A causa dell’avanzata età dei fedeli e dell’elevato numero di uscite dalla Chiesa diminuisce costantemente il numero dei fedeli delle chiese cristiane. Nel 2014 hanno abbandonato la Chiesa cattolica 218.000 persone. Nella Germania orientale è particolarmente visibile la lontananza dalla Chiesa. Grazie all’immigrazione cresce l’importanza dell’Islam per la vita religiosa. In Germania vivono all’incirca 4 milioni di musulmani provenienti da 50 nazioni: non esiste però un censimento centrale. In molte città si sono costituite delle grandi comunità musulmane. Con la Conferenza tedesca sull’Islam esiste dal 2006 un quadro per un dialogo strutturato tra lo Stato e i musulmani. La vita ebraica in Germania, che dopo l’Olocausto era assolutamente distrutta, è stata rivitalizzata dopo la fine del conflitto Est-Ovest grazie agli immigrati provenienti dall’ex Unione Sovietica. Oggi vivono in Germania circa 200.000 ebrei. Circa 100.500 di loro sono organizzati nelle 107 comunità che offrono una larga gamma religiosa e che dal 1950 vengono rappresentate dal Consiglio centrale degli ebrei in Germania.

www.tatsachen-ueber-deutschland.de
https://de.statista.com/
https://www.destatis.de

http://www.bmi.bund.de/DE/Themen/Gesellschaft-Verfassung/Staat-Religion/staat-religion_node.html
Un sito di statistiche: https://de.statista.com/themen/125/religion/
http://www.tagesspiegel.de/weltspiegel/kirchensteuer-einnahmen-der-kirchen-2015-auf-rekordniveau/13769240.html

(Finzi, Massi)