Spazio: pubblico vs privato

In generale gli argentini vivono bene la struttura degli uffici open space e probabilmente rispetto all’Italia c’è un maggiore senso di condivisione, del “mettere in comune”, pur nel rispetto degli spazi di competenza dei colleghi. Gli spazi comuni, poi, possono essere utilizzati per risolvere eventuali problemi relazionali.

In Argentina e in Uruguay il rispetto per lo spazio pubblico dipende ancora dalla sensibilità di ognuno. Così se c’è chi butta i pacchetti vuoti di sigarette per terra, c’è anche chi si lamenta di tale comportamento. In generale, lo spazio pubblico viene vissuto come spazio del quale si deve occupare lo Stato (o il Comune), quindi è considerato spazio di tutti ma allo stesso tempo di nessuno: lo spazio pubblico viene spesso percepito come di responsabilità di “un altro”, non della singola persona.

Ruolo importante nella vita pubblica a Buenos Aires svolgono i caffè (“confiterías”), dove c’è molta vita sociale, culturale ma anche imprenditoriale: spesso amici, soci o colleghi di lavoro vi si ritrovano a prendere un caffè in un momento di pausa.

Per quanto riguarda i luoghi pubblici, va ricordato che la capitale argentina, Buenos Aires, nel 2006 ha fatto entrare in vigore una legge che proibisce di fumare nei bar, nei ristoranti, nei locali notturni, nonché nei centri commerciali, nelle postazioni bancomat e nelle stazioni ferroviarie sia sotterranee che esterne. Una legge analoga in realtà era già entrata in vigore nelle città di Rosario e di Córdoba. Anche in Uruguay è proibito fumare nei locali pubblici, eccetto nelle zone riservate ai fumatori.

Spazio privato:

Gli argentini e gli uruguaiani non sono gelosi del proprio spazio privato e lo condividono con grande naturalezza con amici e anche semplici conoscenti, per esempio invitandoli a cena o a bere un caffè a casa. Si può passare a trovare qualcuno anche senza preannunciarsi, senza che ciò sia interpretato come mancanza di rispetto o di educazione. In Uruguay è tipico accogliere qualcuno offrendogli dell’erba mate (di solito denominata “yerba”, offerta come infusione), che comunque si consuma anche in Argentina.

Il ristorante come luogo di ritrovo è considerato troppo formale e si preferisce condividere il proprio spazio abitativo nei momenti di ritrovo. Anche con un socio, la pratica più comune è invitarlo a casa e fargli conoscere la propria famiglia, lasciando il ristorante per altre occasioni. Gli argentini e gli uruguaiani sono, di fatto, molto ospitali. Buenos Aires (dove in generale gli appartamenti sono più piccoli e c’è meno aggregazione) costituisce in parte un’eccezione: nella capitale è più probabile che si inviti un semplice conoscente a casa propria solo se ha una casa molto grande, o magari una mansione fuori città; negli altri casi si preferisce un ristorante o un altro locale, anche per una maggiore riservatezza degli abitanti della capitale argentina.

 

(Castagna V.)