Gli spazi pubblici nei paesi germanofoni sono molto più puliti rispetto all’Italia. Tale differenza, seppure meno evidente negli ultimi anni, considerati gli sforzi fatti specie al nord della penisola, non è uno stereotipo, ma l’evidenza. La causa va cercata nelle differenti percezioni dello spazio pubblico. Nei paesi germanofoni, infatti, lo spazio ‘di tutti’ viene considerato come proprio da ogni singolo, mentre in Italia spesso la dicitura ‘di tutti’ viene interpretata come ‘di nessuno’. Queste due visioni portano i cittadini tedeschi, austriaci e svizzeri ad essere particolarmente sensibili ed intransigenti nei confronti di chi sporca o maltratta l’ambiente pubblico. Un italiano, invece, (a meno che non sia un addetto all’ordine pubblico) non si sente in diritto di rimproverare il prossimo e preferisce mantenere i buoni rapporti con i concittadini, piuttosto che iniziare una lite per il rispetto di un luogo di cui non si sente responsabile. Questo atteggiamento può portare a forti incomprensioni da ambo le parti. Mentre l’italiano viene considerato menefreghista, il germanofono è percepito come invadente e presuntuoso. L’atteggiamento italiano nei confronti degli spazi pubblici risulta ancora più spiazzante se si considera l’estrema cura riservata dagli italiani allo spazio privato: la propria casa o il giardino sono considerati biglietti da visita e servono, non per ultimo, per fare bella figura con gli altri. Per una persona germanofona l’atteggiamento nei confronti di ‘dentro e fuori’, ambiente privato e pubblico, sembra pressoché identico: cura, a volte esagerata, di entrambi e negligenza di nessuno. Un accorgimento utile per un italiano che soggiorni in Germania, Austria o Svizzera è quello di togliersi le scarpe prima di entrare in un’abitazione privata o almeno di mostrare l’intenzione di farlo per gentilezza nei confronti del padrone di casa. Tale abitudine non è così frequente in Italia.
L’abitudine italiana di vivere le piazze e le strade in un giorno festivo, come la domenica, anche per mostrarsi in pubblico (con cura estrema dell’aspetto, della propria immagine e delle relazioni interpersonali) non è presente nella cultura germanofona, secondo la quale vengono prediletti i locali e gli ambienti interni (ad eccezione dell’estate). Tuttavia molte differenze riguardanti i luoghi e le modalità di organizzazione degli incontri sono causate dalle differenze climatiche per cui più ci si sposta verso nord, più è difficile incontrarsi e sfruttare appieno gli spazi aperti.
In riferimento alla percezione dello spazio interno, la forte illuminazione all’interno dei locali italiani può sfavorire la percezione di un ambiente come piacevole per una persona di cultura germanofona.
(M. Speggiorin)
Nelle aree adibite a pic-nic è possibile trovare bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti e anche le campane del vetro divise in base al colore della bottiglia, ma anche non trovare un cestino dei rifiuti e solo poche cartacce per terra. Questo disservizio non è negligenza da parte dell’amministrazione locale, ma serve per sensibilizzare il cittadino a portarsi i rifiuti a casa e a differenziarli nei propri bidoni. Anche nei parcheggi dei supermercati si sta osservando sempre di più una riduzione del numero dei cestini e la presenza di cartelli che invitano a non buttare l’immondizia privata da parte dei turisti. Ad ogni modo il grado di pulizia dell’area pubblica dipende in gran parte dal numero di persone che la utilizzano e dalla loro estrazione sociale/età.
Anche le toilette pubbliche vengono lasciate da chi le usa generalmente pulite, anche se bisogna fare un distinguo tra bagni pubblici a pagamento (in gran parte presenti nelle aree di sosta sulle autostrade, ma anche nei centri cittadini) e servizi igienici liberi (come quelli dei grandi raduni di persone, dai concerti di musica rock all’Oktoberfest).
I cittadini tedeschi, austriaci e svizzeri sono particolarmente sensibili ed intransigenti nei confronti di chi sporca o maltratta l’ambiente pubblico. Tuttavia le multe per chi getta rifiuti nell’ambiente non sono più alte di quelle che vertono in Italia.
Nelle feste di paese o durante manifestazioni visitate da molte persone è possibile che la folla si disponga in due file ordinate che corrispondono al senso di marcia delle automobili sulla strada.
Generalmente le file alle casse sono ordinate, ma possono insorgere diversi dubbi, perché a volte le file si snodano a lato della cassa e non di fronte. Nei supermercati le casse chiudono e aprono di continuo in base al numero dei clienti presenti. In questi casi si possono creare fraintendimenti su chi, essendo già in una fila, può accedere per primo alla cassa che sta per aprire.
Nei paesi germanofoni è possibile trovare accessi alle abitazioni private liberi da cancelli o cancellate, senza che per questo ci si senta liberi di accedervi.
L’utilizzo dei giardini privati può essere condiviso dai coinquilini che amministrano la dovuta cura dividendosi i compiti. Anche la pulizia degli spazi comuni condivisi nei piccoli condomini può essere gestita dagli inquilini, senza dover rivolgersi a una compagnia di pulizie.
Normalmente i germanofoni si tolgono le scarpe prima di entrare in un’abitazione privata o almeno mostrano l’intenzione di volerlo fare per gentilezza nei confronti del padrone di casa. A volte ci si porta le proprie pantofole, a volte chi ospita ne mette un paio a disposizione; alcuni problemi si pongono per le signore con i tacchi e senza calze. Dopo aver mangiato insieme si è soliti aiutare i proprietari a sparecchiare la tavola e prima di andare via i bambini, incalzati dagli adulti, contribuiscono a mettere in ordine i giochi che hanno utilizzato.
Tendenzialmente i rapporti di vicinato sono buoni, si va dal saluto formale alla festa del vicinato (Das Fest der Nachbar o Nationaler Tag des guten Nachbarn), dove i vicini si invitano nelle rispettive case per conoscersi meglio o stare insieme.
(Linda Barlassina)