Cena a casa:
A una cena, o un altro evento simile, in una casa privata la puntualità non è mai ferrea.
Come dono si può portare qualcosa da mangiare o un oggetto o un prodotto artigianale tipico. È insolito fare regali floreali, se non tra innamorati. Di solito si porge il regalo alla padrona di casa nel corso della cena (o del pranzo). Se il dono è incartato, viene aperto solo se chi lo offre lo richiede; altrimenti di norma il regalo non viene aperto in presenza di chi lo ha portato per non metterlo in imbarazzo.
Se si apre il dono, non serve manifestare sorpresa, ma senz’altro è bene esprimere riconoscenza e magari apprezzamento per il dono ricevuto.
Per quanto riguarda il momento di mangiare, di solito l’anfitrione segnala il momento in cui si può cominciare con l’augurio di buon appetito (buen provecho). L’anfitrione inoltre di solito versa il primo bicchiere agli ospiti. Il brindisi non è un momento codificato: non è obbligatorio e non ci sono regole precise (quali potrebbero essere guardarsi negli occhi, non incrociare i bicchieri, o non brindare con l’acqua).
Durante un pranzo o una cena i peruviani parlano e scherzano molto, prendendosi anche in giro in modo benevolo.
Ci si aspetta che l’ospite finisca il cibo che ha nel piatto; per cui, caso contrario, per non sembrare maleducati sarà necessario avere una buona scusa per giustificarsi agli occhi dell’anfitrione. Non è educato confessare che qualche alimento servito nella pietanza non ci piace, quindi bisognerà fare uno sforzo per dissimulare e non offendere chi ci ha invitato. Quando si finisce di mangiare, di solito si ringraziano le persone che sono a tavola (con un semplice gracias), senza che ciò significhi che si sta per andare via.
Comunque è educazione ringraziare esplicitamente l’anfitrione al momento di andarsene. Inoltre un invito a pranzo o a cena andrebbe ricambiato.
Cena al ristorante:
Una cena al ristorante in Perù è un evento meno frequente che in Italia.
Il brindisi non è un momento codificato: non è obbligatorio e non ci sono regole precise (quali potrebbero essere guardarsi negli occhi, non incrociare i bicchieri, o non brindare con l’acqua).
In una situazione formale di solito (ma non necessariamente) al ristorante paga chi invita; ma negli altri casi ognuno paga la propria parte.
Si sconsiglia di fare la scena del “pago io”, a meno che non si intenda veramente pagare per tutti: alla prima offerta, accetteranno che si paghi per tutti, anche se l’offerta viene da un ospite straniero in visita.
(Castagna V.)