Cocktail, tè, barbecue

Cocktail:

La puntualità è sempre apprezzata in quanto denota rispetto nei confronti di chi invita, un leggero ritardo è comunque tollerato. Nelle ambasciate è previsto un certo lasso di tempo in cui poter arrivare ai ricevimenti, generalmente non è stabilita un’ora di chiusura entro la quale gli ospiti devono andare via.

Ai ricevimenti è il personaggio più importante della parte ricevente a invitare tutti al tavolo o al buffet e a iniziare a mangiare o a servirsi.

In alcuni casi in Russia c’è una persona incaricata dell’organizzazione dell’evento (il tamadà) che accoglie gli ospiti, si occupa dell’intrattenimento e pronuncia i brindisi. I brindisi scandiscono qualsiasi evento conviviale russo e sono disciplinati da precise regole: non si deve bere né iniziare a mangiare prima che venga pronunciato un brindisi, il rifiuto di bere è ammesso solo a fronte di motivazioni serie quali malattia e convinzioni religiose.
Gli uomini versano sempre da bere alle donne, nei ricevimenti di alto livello sono i camerieri a versare da bere a tutti.

 

Tè:

Quella del bere il tè (čaepitie) è una tradizione profondamente radicata nella cultura russa: molti stereotipi immaginano i russi bere ancora il tè, rigorosamente nero e sfuso, attorno al tipico samovar (un contenitore metallico usato per scaldare l’acqua), in realtà al giorno d’oggi in pochi possiedono un samovar e ogni famiglia beve il tè a modo suo.

Conversare di fronte a qualche tazza di buon tè è un ottimo sistema per trascorrere le lunghe e fredde giornate invernali: i russi bevono il tè dopo il pasto (laddove gli italiani berrebbero il caffè) oppure, se hanno del tempo libero e il desiderio di stare in compagnia, lo prendono al pomeriggio, accompagnato da qualche “spuntino”.
Come detto sopra, ognuno ha il proprio modo di gustare questa bevanda, ma può capitare che, se il russo riceve un ospite e vuole accoglierlo in modo tradizionale, il tè sia abbinato a tartine di vari tipi, spuntini a base di cetrioli, formaggio, affettati, caviale rosso o nero, dolcetti, caramelle, alle tipiche frittelle (bliny) con marmellata, miele (i russi le mangiano anche con farciture salate) e frutta.
Il tè, che può essere nero ma anche di altri tipi, si può prendere da solo, con zucchero, limone, latte oppure si può impreziosirne il gusto grazie all’aggiunta di altre erbe e di bacche.

Se un amico russo ci invita a casa a prendere un tè non dobbiamo pensare al classico tè con i biscotti “all’italiana”, che si conclude in un’ora o poco più, e avere un po’ di tempo libero a disposizione.
La cosa più importante in un čaepitie, oltre al fatto di alzarsi rigorosamente sazi, è il rapporto tra le persone, la possibilità di conversare a lungo e di svariati argomenti. I russi amano molto stare seduti a tavola a chiacchierare e, se l’ospite è straniero, ascoltano con molto interesse i racconti sulla cultura e gli usi del suo paese di provenienza.

(Cappellotto Capiotto L., Progetto FSE 2120/1/14/1268/2008 Regione Veneto)