Tempo: formale, informale, vuoto/silenzio

Tra i latinoamericani, probabilmente i cileni sono coloro che dimostrano una concezione del tempo più simile a quella italiana, con una distinzione abbastanza nitida tra il tempo lavorativo e il tempo privato. Di fatto, i cileni si contraddistinguono per una notevole puntualità in ambito professionale e il desiderio di non sprecare tempo, ma una altrettanto notevole flessibilità nella sfera privata, dove in fondo non c’è nulla che non possa essere fatto anche più tardi o un altro giorno.

Si consiglia di evitare i mesi di gennaio e febbraio per un viaggio d’affari in Cile, perché sono i mesi in cui le attività rallentano e molti lavoratori godono del periodo di ferie, e la settimana delle fiestaspatrias (la settimana in cui cadono il 18 e il 19 settembre).

Tempo formale:

I cileni amano la programmazione del tempo e la puntualità in ambito lavorativo, sebbene possa accadere che ci sia una maggiore tolleranza per un piccolo ritardo. Sarà opportuno dunque non abusare del tempo messo a disposizione da un imprenditore cileno.
Non sempre, però, l’ideale di programmazione e di puntualità si traduce negli standard cui si è abituati nel nord Italia, quindi dover attendere a un appuntamento non significa necessariamente che l’interlocutore cileno voglia far pesare la sua posizione. Infatti in Cile talora la programmazione del tempo è fin troppo rigida e ottimista rispetto alle reali possibilità di resa e il ritardo non dipende dalla cattiva volontà o dalla disorganizzazione di chi ci fa aspettare. Negli uffici pubblici, invece, a causa della pesante burocrazia i tempi di attesa sono normalmente lunghi e si è rassegnati alle attese.

Nel chiedere un appuntamento di lavoro, si consiglia di chiederlo a metà mattinata, poiché c’è una certa abitudine a prolungare gli incontri di lavoro con un pranzo.

 

Tempo informale:

In Cile il tempo informale, ovvero il tempo della vita privata e delle relazioni sociali, è molto più flessibile che in Italia e i ritardi sono ben tollerati.

 

Tempo vuoto/silenzio:

Sebbene i cileni siano capaci di rispettare il silenzio, è più frequente che evitino il “tempo vuoto” e preferiscano parlare, soprattutto nelle situazioni di ritualizzazione sociale, per esempio durante un pranzo o una cena.

Anche durante una trattativa, le pause silenziose vengono sopportate con moderazione, poiché il silenzio prolungato mette a disagio.

 

(Castagna V.)