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Saluti:

Nelle situazioni formali ci si saluta stringendosi la mano in modo piuttosto vigoroso tra uomini, più delicato tra donne o tra un uomo e una donna. Il baciamano è poco diffuso e suona come una galanteria ruffiana.

In situazioni informali il bacio sulla guancia non è particolarmente diffuso come in Italia. La tradizione ortodossa (come con i russi) vuole che ci si baci tre volte partendo dalla guancia destra. Questo rituale è abbastanza seguito, soprattutto negli incontri tra parenti o tra amici stretti o ancora quando nelle situazioni come le “slave”, feste familiari legate al santo scelto come protettore della casa e della famiglia. Se un italiano o uno straniero, una volta entrato in confidenza, prende questa abitudine viene di solito molto apprezzato e guardato con simpatia. Ci sono però dei serbi di una certa matrice culturale “antisciovinista” più radicale che, tuttavia, considerano questo simbolismo dei tre baci come residuo o revival di un primitivismo nazionalista e non esitano a manifestare la loro contrarietà a questa usanza anche allo straniero, ironizzandoci sopra o con critiche dirette.
Il semplice saluto verbale mantenendo la distanza fisica, se già ci si conosce e non si è in confidenza è per il resto diffuso. Tra giovani di sesso opposto o tra ragazze ci si saluta baciandosi sulla guancia una volta sola o due volte. Tra maschi, invece, il bacio è molto meno diffuso e limitato alle persone molto intime. In genere, ci si abbraccia solo quando c’è un rapporto di grande confidenza. L’abbraccio ha dunque un valore molto importante, non viene dato come una stretta di mano. Il saluto all’americana è invece molto diffuso tra giovani maschi.

(Guglielmi L.)