Corpo

Le donne serbe hanno in genere molta cura del proprio corpo, sia in senso cosmetico che nell’abbigliamento. Il trucco e l’acconciatura spesso sono più elaborati e vistosi rispetto alle donne italiane, anche se in Serbia la cura estetica tende a diminuire con l’avanzare dell’età, mentre in Italia, secondo la percezione dei serbi, le donne appaiono più attente alla cura di sé dopo i 35-40 anni. Per gli uomini è invece necessario distinguere tra cura intesa come sport e cosmetica. L’uomo sportivo, anche in età matura, è spesso degno di stima e oggetto di benevola invidia, in quanto tutti si lamentano della vita sedentaria e pigra; mentre il “metrosexual”, cioè il maschio attento alla cura estetica viene considerato non virile e può essere oggetto di scherno, anche se mai preso in giro in modo diretto. La vita media è leggermente più bassa che in Italia e l’interesse per la propria salute è spesso inferiore nelle classi sociali e tra gli anziani, ma negli ultimi anni si assiste anche a un forte incremento dell’interesse per il cibo salutare (con proliferare di insegne ed etichette “zdrava hrana” – cibo sano), la dieta mediterranea, considerata ideale, nonché per la medicina omeopatica e l’erboristeria. Il come curarsi e prevenire le malattie è una argomento di conversazione diffuso a tutti i livelli e affrontato con grande piacere, dall’ambito quotidiano-colloquiale ai mass-media. C’è molta paura per gli effetti dell’inquinamento sulla salute del corpo, in particolare in metropoli molto inquinate come Belgrado.

(Guglielmi L.)

Accavallare le gambe rappresenta un gesto naturale per le donne ma che, se fatto dagli uomini, potrebbe assumere agli occhi di alcuni connotazioni negative legate a una presunta scarsa virilità. Anche la postura assunta appoggiando una caviglia sul ginocchio della gamba opposta potrebbe essere interpretata non positivamente: il rischio, in particolare, è che possa risultare scomposta e inappropriata, soprattutto in un contesto formale.
Va ricordato, infine, come sia piuttosto comune in quei territori un tempo assoggettati alla dominazione ottomana togliersi le scarpe appena entrati in un’abitazione oppure lasciarle all’esterno della stessa prima di accedervi, soprattutto se la famiglia presso cui ci si reca è musulmana.

(Cavaliere S.)

 

Gestualità:

In Serbia la gestualità è più contenuta rispetto all’Italia. Nel mondo slavo il gesticolare è spesso considerato sinonimo di italianità ed è osservato con simpatia, a volte quasi emulato, anche se nel rapportarsi a questi popoli, soprattutto in ambito professionale, è bene tenere a bada la nosta esuberanza extra-verbale. Il nostro gesticolare è folcloristico nelle situazioni informali e suscita anche interesse e curiosità, tanto da stimolare  domande dirette e confronti interculturali, ma può anche essere percepito come aggressivo, ridicolo, fastidioso o, certe volte poco virile, soprattutto in un ambito lavorativo. Il linguaggio dei gesti nei Balcani ha molti punti di contatto con la cultura mediterranea ed è, in realtà, piuttosto ricco e articolato, ma generalmente viene trattenuto o espresso in funzione del contesto (lavorativo/extralavorativo), del grado di confidenza/formalità tra gli interlocutori e dello scopo dell’incontro. Battere le nocche sul tavolo con il pugno semi-chiuso (come il bussare: “battere sul legno”, tradotto letteralmente) è un gesto scaramantico, di buon auspicio, che può manifestarsi in una riunione in ufficio tra colleghi stretti (anche in presenza di uno straniero) senza partner esterni, ma difficilmente comparirà durante un incontro ufficiale, tanto meno di fronte alle telecamere o in un meeting internazionale. Sempre nell’ambito degli affari, in ogni incontro e a ogni congedo è buona norma stringersi la mano, tra uomini in modo forte e virile, tra donne o tra un uomo e una donna in modo normale.

(Guglielmi L.)