Discorso in pubblico

La presentazione dell’oratore costituisce un momento importante e deve essere fatta in modo tale da evidenziare il valore che gli si attribuisce, se possibile mettendo anche in luce il legame personale che esiste tra l’oratore stesso e chi lo presenta. I convenevoli però sono concisi, non si devono allungare.
All’inizio della relazione, ci si aspetta che si rompa il ghiaccio, con qualche battuta o con un’apertura divertente. I ringraziamenti per l’invito ricevuto o per la possibilità di esporre la propria relazione sono praticamente d’obbligo e possono essere iterati alla fine dell’intervento. Il supporto grafico per accompagnare più agevolmente l’esposizione di solito è molto apprezzato, anche per l’alto indice di gradimento che si registra tra i brasiliani per la tecnologia (dunque il ricorso a Power Point o altri mezzi multimediali è accolto con favore, o, come surrogato, si può ricorrere alla distribuzione di fotocopie). Tuttavia è normale che l’oratore usi lo schema fornito come semplice canovaccio, da cui partire per completare con informazioni supplementari e parlare a braccio di aspetti che voglia comunque approfondire.

Per quanto riguarda l’approccio dell’esposizione, si può essere chiari ed espliciti nell’esporre gli obiettivi o i risultati che ci si propone, dando enfasi ai punti positivi (l’undestatement di solito è applicato agli aspetti negativi).

La postura che l’oratore dovrebbe tenere naturalmente dipende dall’ambiente stesso in cui si trova a esporre; comunque rimane discrezionale se stare in piedi o seduto ed eventualmente se rimanere in un punto fisso o muoversi, avvicinandosi al pubblico: in questo l’oratore può sentirsi libero. In generale si preferisce una postura composta ma non troppo rigida, poiché il “contatto umano” è sempre apprezzato.

(Castagna V.)