Spazio: pubblico vs privato

In Grecia riscontriamo una società fortemente individualista ed è forse per questa ragione che ciò che è pubblico viene visto come ‘di nessuno’; la cooperazione è difficile e si presta attenzione alla proprietà privata, ma non ai beni comuni.
Nell’estremizzazione negativa di tale ragionamento, quello che è di tutti è di nessuno e quindi all’occorrenza può diventare di qualcuno con un’appropriazione non sempre debita.
Paradossalmente, il concetto dell’agorà è nato proprio in Grecia, e tuttavia questo senso dello spazio comune si è progressivamente ridotto sotto i colpi dell’indifferenza della società moderna.
Diversa la situazione in provincia e tra gli anziani, in cui prevale maggiore senso di bene comune e può esserci una relativa intolleranza nei confronti dei trasgressori. Soprattutto nelle isole, infatti, vi è minore interruzione tra il concetto di spazio pubblico e privato, mentre in grandi città come Atene, sedi di insediamenti provenienti da tutta la Grecia, tale condizione è meno sentita, la convivenza è più aspra, il confronto interpersonale maggiore, il senso di vuoto e paura crescenti, e dunque l’egoismo si presenta come elemento predominante.Gli Italiani come i Greci hanno un luogo comune deputato: la piazza e i bar.
Molte tensioni e momenti di potenziale conflitto vengono disinnescati davanti ad un buon caffè, in Grecia seduti a un tavolino, in Italia al bancone del bar.
In Lobasso F., Pavan E., Caon F. (2007), Manuale di comunicazione interculturale tra italiani e greci, Perugia, Guerra Edizioni, pp. 26-30