Il corpo per essere mantenuto in buona salute e in uno stato di purezza auspicabile dovrebbe venire in contatto con il minor numero di “interferenze” possibili: nonostante la costante folla e l’umanità onnipresente, gli indiani evitano il contatto fisico – specialmente con gli estranei – e spesso, nel caso in cui un contatto accidentale avvenga, si scusano sfiorandosi all’altezza del cuore con le dita della mano destra.
La distanza tra i corpi è simile a quella mantenuta tra italiani (circa 60 cm). Tuttavia, tra uomini e donne, la distanza assume caratteristiche più rigide in quanto, in India, il rapporto tra i sessi è soggetto a convenzioni più rigide e tradizionali. In pubblico, uomini e donne non entrano mai in contatto: non ci si sfiora, non ci si prende per mano, né a braccetto. Tra appartenenti allo stesso sesso il contatto è più frequente così come la riduzione della distanza standard. In ogni caso, è bene ricordare che gli indiani tendono a convivere “separati” -per motivi di purezza e consuetudini culturali legate sia al sesso che all’appartenenza castale – in una condizione di strettissima vicinanza l’uno all’altro, vista l’alta densità della popolazione. Quando si può, è meglio evitare di avvicinarsi eccessivamente all’interlocutore, specialmente se si è uomini e l’interlocutore è una donna.
(Betto M.)