Religione

Per quel che riguarda l’orientamento religioso, l’India può considerarsi un vero e proprio calderone. La “religione” – l’attribuzione di questa etichetta è, in questo caso specifico, dibattuta e largamente ritenuta inadeguata – principale, sia a livello numerico sia per l’impatto culturale trasversale ad essa, è l’induismo: una tradizione millenaria sotto il cui nome si intersecano in una miriade di differenze e comunanze molteplici tradizioni. Da molti confuso con una forma di politeismo, l’induismo – sempre accettando per semplicità l’utilizzo di un termine improprio – che contempla l’esistenza di molte divinità, riconosce l’esistenza di un unico Dio. Vengono poi l’Islam, il sikhismo, il cristianesimo, il buddhismo, il jainismo, lo zoroastrismo, l’ebraismo.

L’appartenenza ad una diversa tradizione religiosa influenza moltissimo la vita di ogni indiano, dagli aspetti più quotidiani e materiali – cosa e dove si mangia, come ci si veste, dove si vive ecc.- ai ritmi della giornata, scanditi da pratiche spirituali, fino ai grandi avvenimenti della vita – dove si nasce, con chi ci si sposa, come vengono officiate le esequie ecc.-.

La religione, così come chi ne è rappresentante, gode di considerazione e rispetto e tutto o quasi può essere giustificato se compiuto per motivazioni “religiose”.

(Betto M.)