Cena

 

L’invito per andare fuori a cena viene rivolto sempre con largo anticipo e premura (anche se tendenzialmente l’italiano si aspetta una riconferma qualche giorno prima). Altre incomprensioni nascono nel momento in cui non tutti gli invitati sono puntuali. In Italia è abitudine aspettare all’entrata o fuori dal locale i ritardatari, mentre i tedescofoni (come a volte anche in Italia del resto) prendono già posto ordinando solo da bere. Se si viene invitati a pranzo o a cena, la prima differenza che salta all’occhio è la mancanza di bevande sul tavolo su cui si mangia, perché riposte su una mensola o altro ripiano. Per l’italiano, che magari beve più spesso durante i pasti e che lascia le bevande sul tavolo, chiedere continuamente al padrone di casa di prendere e portare la bottiglia può essere fonte di imbarazzo.
(Valentina Paggioro)

È buona norma, se si viene invitati a casa, chiedere se portare qualcosa: di regola comunque, del vino, o un dolce, o fiori per la padrona di casa.
Se l’invito a cena invece è a casa non tutti pretendono la puntualità assoluta: 15 minuti di ritardo possono essere accettabili o addirittura auspicabili in modo da permettere ai padroni di casa di finire i preparativi e dare tempo a tutti gli invitati d’arrivare. Il grado di confidenza consente di stabilire il livello di puntualità richiesto. In Germania come in Italia è buona regola fare i complimenti alla cuoca o al cuoco.
La cena è per i tedeschi il pasto più importante della giornata in quanto è l’unico momento in cui tutta la famiglia si riunisce e trascorre del tempo insieme. Sebbene spesso si cucini qualcosa di caldo, la tradizione dell’Abendbrot (pane accompagnato da formaggio, salumi e ad esempio un’insalata) resiste in molte famiglie. Ciononostante normalmente si opta per qualcosa di caldo nel caso in cui s’inviti qualcuno. Di solito si cena tra le 18 e le 19, ma l’orario può variare a seconda degli impegni lavorativi e personali. La birra è la bevanda alcolica più amata (nel 2015 ne sono stati consumati 105,9 litri a testa) e consumata durante i pasti, ma anche il vino è apprezzato specialmente dai giovani.
(Sala)

Per quanto riguarda l’invito a cena a casa propria, in Italia a volte è inteso come invito generico. Si tratta di un invito spontaneo, fatto senza troppe riflessioni nell’entusiasmo del momento, ma che non presuppone il voler prendere subito un impegno preciso. Visto che in Germania, però, non esistono inviti generici, i tedeschi li scambiano per inviti veri e propri. Perciò, quando a un invito (generico) di un italianon non seguono dei fatti, i tedeschi rimangono delusi e quasi offesi. L’intenzione degli italiani di mostrare simpatia e benevolenza ottiene quindi l´effetto di far fare loro una pessima figura e di essere presi per ipocriti e persone poco serie. D’altronde anche il tedesco che, abituato a pianificare tutto per tempo, agendina alla mano, coglie al volo l’invito (generico) e propone immediatamente di fissare una data, non fa agli occhi degli italiani una figura migliore. La volontà dei tedeschi di trovare subito una data mette gli italiani sotto pressione e così i tedeschi possono risultare addirittura sfacciati, visto che agli occhi degli italiani, si stanno praticamente autoinvitando.È sicuramente più consueto ricevere un invito da parte di una persona di cultura tedesca per il tradizionale appuntamento pomeridiano del Kaffee und Kuchen, un rituale che in Italia potrebbe corrispondere all´aperitivo prima del pranzo o della cena o all´invito a cena.

Fonte:
Brogelli Hafer D.; Gengaroli-Bauer C.; Italiani e tedeschi. Aspetti di comunicazione interculturale, Roma, Carocci, 2011.
(Massi)