Anche se il tono di voce di un argentino o di un uruguaiano può talora essere alto, è opportuno evitare di “urlare”, poiché ciò esprimerebbe aggressività e non puro coinvolgimento.
La velocità media di eloquio, invece, in Argentina spesso è sostenuta e, pur senza esagerare, è possibile interrompere l’altro e sovrapporre le voci per inserirsi nel discorso.
(Castagna V.)