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Titoli e appellativi - Mappa della comunicazione interculturale

Titoli e appellativi

In generale si chiama qualcuno per nome solo se in contesto strettamente informale; altrimenti si ricorre al cognome, che però va sempre preceduto da Herr e Frau (rispettivamente ‘signore’ e ‘signora’).
I titoli accademici e onorari – anch’essi sempre preceduti dal rispettivo Herr o Frau – sono usati e apprezzati in quanto mettono ordine nella società, ristabilendo determinate gerarchie. Specie gli svizzeri e gli austriaci, ma anche molti tedeschi amano i titoli che precedono i nomi: questo sistema è consolidato e viene usato in tutta l’area di lingua tedesca, tanto che si riportano i titoli anche nei campanelli e nelle lapidi. Il titolo accademico è considerato un segno di rispetto per chi ha studiato, in quanto il ‘sapere’ nel mondo germanofono è apprezzato e degno di riconoscimento. Il titolo ‘Dr.’ (Doktor) è il titolo accademico più ambito e viene conferito solo a chi avesse svolto un dottorato di ricerca. Il ‘semplice’ laureato invece non si fregia di alcun titolo in Germania, mentre in Austria e Svizzera c’è la consuetudine di appellare i laureati Magister (Mag.).
(M. Dalla Vecchia, S. M. Zucchi)

 

“La cultura italiana e quella tedesca condividono l´uso accentuato di titoli e appellativi, rispetto alle culture scandinave e anglosassoni. In Italia, soprattutto in ambito lavorativo, la struttura gerarchica è fortemente stratificata, più che in Germania“. In Germania gli appellativi di professione sono quasi inesistenti e, inoltre, sia i titoli (Professor o Doktor), che le cariche (Präsident), che i gradi (Kommissar) devono essere sempre preceduti dall´appellativo Herr/Frau, altrimenti risultano scortesi. Una delle poche eccezioni è costituita dall´appellativo Ober (cameriere), anch´esso, però, sempre preceduto da Herr (Herr Ober!). A eccezione del titolo Professor o Doktor, l´appellativo Herr/Frau è appropriato sempre e in ogni contesto.
In Germania i rapporti lavorativi, inoltre, sono meno confidenziali seppure cordiali e collaborativi. La tendenza è quella di non invadere la sfera personale dei colleghi parlando di famiglia, interessi comuni ecc. (come risulta invece piuttosto normale in Italia, anche per creare un ambiente lavorativo amichevole e confortevole).
Sicuramente è rilevante la grandezza, in termini di numero di dipendenti, dell´azienda/struttura nella quale si lavora. Nelle PMI a conduzione familiare è del tutto normale che ci siano rapporti più confidenziali e meno distanti tra i dipendenti, diverso è invece il discorso in ambienti di lavoro più grandi, quali ad es. multinazionali o aziende con un numero di dipendenti superiore a 100.
Nella Germania Orientale, è possibile notare ancora, in particolare tra la generazione dei 50enni un approccio più familiare e meno formale nei confronti di colleghi e superiori, sicuramente retaggio di quello che era nel periodo della Rep. Dem. Ted. (DDR) il modus vivendi in ambito lavorativo, caratterizzato da forte componente sociale e sociodemocratica.

fonti:
Brogelli Hafer D.; Gengaroli-Bauer C., Italiani e tedeschi, Aspetti di comunicazione interculturale, Roma, Carocci, 2011.

(Massi)