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  Il saluto
Fino a qualche anno fa, vigeva una netta distinzione per quanto riguarda la formalità del saluto: le forme usate per le persone cui si dava del Lei erano Guten Morgen, Guten Tag, Guten Abend (a seconda dell’orario), quando ci si incontrava, e Aufwiedersehen o Aufwiederschauen (sud della Germania e Austria), per il congedo. Nelle relazioni meno formali invece si usava hallo e tschüs. Pare però che questa distinzione sia ormai obsoleta, e oggigiorno è considerato normale salutare anche persone con cui non si ha nessuna confidenza con un semplice hallo e congedarsi con tschüs. Forme alternative regionali in uso al sud della Germania e in Austria sono Grüß Gott (‘saluti a Dio’) per l’incontro e Servus, che nel suo significato corrisponde esattamente al veneziano sc(h)iavo, l’odierno ‘ciao’ degli italiani. In Svizzera e in alcune zone confinanti della Germania e dell’Austria, ci si saluta anche con Grüezi (forma fusa di Grüß Sie, ‘salve’) e ci si congeda con Ade, dal francese adieu, ‘addio’. Nei paesi germanofoni, il saluto italiano ‘ciao’ e molto usato tra i giovani. Tanti non sanno però come si scrive, e nei forum in internet si trovano forme ortografiche curiose come tschau o tschao.
(S. M. Zucchi)
Tedesco standard e dialetti
La lingua tedesca comprende un’enorme quantità di dialetti appartenenti a una trentina di gruppi dialettali, a loro volta attribuibili a tre famiglie dialettali: il basso tedesco (Niederdeutsch) al nord della Germania, il medio tedesco (Mitteldeutsch) al centro e l’alto tedesco (Oberdeutsch) nella Germania meridionale, in Austria, nella Svizzera tedesca e nel Liechtenstein. In modo analogo all’Italia, nei paesi di lingua tedesca l’uso di elementi dialettali nel lessico, nella pronuncia e perfino nella grammatica gioca un ruolo fondamentale per l’identità del singolo parlante e per la sua identificazione con una determinata città o regione. Tuttavia, studi scientifici evidenziano che l’uso del dialetto vero e proprio è in continuo calo (di recente, l’UNESCO ha individuato 13 dialetti tedeschi in via d’estinzione), mentre i linguaggi regionali o ‘regioletti’ stanno conquistando terreno anche nei confronti del tedesco standard, sia nella comunicazione orale, sia attraverso i nuovi mezzi di comunicazione ibrida: twittare in bavarese, mandare sms in berlinese e seguire o gestire blog in assiano, non sono più fenomeni di nicchia.
In Germania, data la notevole estensione geografica, anche la gamma dialettale è molto ampia, e la comunicazione tra abitanti di diverse regioni non sarebbe possibile senza il tedesco standard che viene usato in tutti gli ambiti comunicativi. In Austria, anche se la comunicazione tra i vari dialetti regionali risulta molto meno difficoltosa, dato che il territorio nazionale rientra quasi completamente nell’area dialettale bavarese, si usa per lo più lo standard tedesco austriaco. Per la maggior parte degli svizzeri infine, il tedesco standard svizzero rappresenta una seconda lingua che si impara a scuola e che resta relegata a determinati ambiti della comunicazione pubblica.
La credenza che il tedesco ‘migliore’ o ‘più puro’ sia parlato nella città di Hannover è una mera diceria (ATTENZIONE: IN CONTRADDIZIONE CON QUANTO SOTTO). Da nord a sud, non esiste alcun tedesco ’senza accento’, e parlando ogni madrelingua tedesco rivela in modo più o meno evidente la sua provenienza geografica.
(S. M. Zucchi)

Dall’inzio dell’Ottocento in poi il tedesco parlato nella città di Hannover viene considerato come quello ‘più puro’, nel senso che le inflessioni dialettali rispetto ad altre regioni sono minime e la pronuncia è molto vicina alla lingua scritta. Il tedesco parlato a Hannover in genere non comporta alcuna difficoltà di comprensione nel resto della Germania ed è quello che più si avvicina allo Standarddeutsch, che, per intenderci, è quello parlato dai giornalisti alla radio e alla televisione.Il primato della lingua parlata a Hannover è legato alla storia della città che nel 1814 divenne residenza reale, mentre fino ad allora il sassone era considerato la lingua tedesca per eccellenza.Ultimamente i linguisti tendono a estendere tale primato della lingua più pura al tedesco parlato in tutta la regione della Bassa Sassonia e in alcune città del Nord come Kiel e Münster. Rispetto alle regioni del Sud e dell’Ovest, in cui in conversazioni private non è raro sentire parlare sächsisch, kölsch, hessisch, e in cui sono ancora vivi diversi teatri dialettali (Hamburg Ohnsorg Theater, Lipsia), nella Bassa Sassonia e nelle sopra citate città del Nord si registra ormai da tempo la tendenza a abbandonare i dialetti parlati un tempo soprattutto nelle campagne e considerati ormai espressione di una cultura passata e periferica. Lo slang giovanile tende a integrare piuttosto numerosi anglicismi nella lingua parlata.
(Orsini)