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Conoscenza - Mappa della comunicazione interculturale

Conoscenza

La conoscenza nel mondo germanofono è concepita come un qualcosa che va costruito insieme, specie nel mondo accademico, in cui si è molto aperti alla discussione, alla revisione e allo scambio di idee. In Germania e in Austria infatti i corsi all’università sono più spesso a carattere seminariale: ogni studente esprime la sua visione e partecipa attivamente nel costruire la propria conoscenza. Gli studenti di madrelingua tedesca manifestano la voglia di intervenire, obiettare e portare la propria conoscenza e il proprio pensiero in aula, anche a costo di togliere tempo e spazio al docente, cosa che in noi italiani risulta piuttosto rara: siamo più abituati a lezioni frontali e al concetto che la conoscenza sia un’entità ‘trasmessa’ da un docente, da un insegnante, da chi, in altre parole, è più esperto di noi in materia.
(Michela Dalla Vecchia)

La tipologia delle lezioni è comunque varia: si va dalle classiche Vorlesungen, vere e proprie lezioni, ai seminari in cui è prevista la partecipazione attiva degli studenti anche con ricerche, discussioni di tesine preparate a casa ecc. Questi seminari a loro volta si articolano in Proseminare, Mittel- Haupt– e Oberseminare, cioè seminari di ordine crescente di livello, fino ad arrivare alle cosiddette Übungen o “esercitazioni” pratiche delle tematiche apprese nelle lezioni.
(Bonomini)

Attraverso la presentazione orale di tesine sono gli studenti stessi che si preparano da soli o in gruppo su un argomento e lo propongono ai loro compagni, diventando gli esperti del gruppo su questo tema. Il docente controlla la correttezza delle informazioni e le arricchisce ma la trasmissione di conoscenza avviene tra compagni universitari. Anche i lavori in gruppo sono più utilizzati come metodo didattico per l’acquisizione di conoscenza in ambito universitario germanofono che italiano. La differenza nella trasmissione di conoscenza è visibile anche nelle diverse forme di esame. Se in Italia prevalgono esami orali e scritti, in cui le domande si basano sulla riproduzione dei fatti imparati dal docente o letti nei libri di lettura d’obbligo, in Germania prevalgono i Referat, le forme di esame orale e le tesine scritte. Queste ultime hanno lo scopo di incentivare lo studente a trattare un tema in modo approfondito rispondendo ad una domanda di ricerca scientifica. Lo svantaggio di questo sistema è che spesso la conoscenza degli studenti si limita ai temi trattati in prima persona. D’altra parte però gli studenti in area germanofona si abituano a lavorare in modo scientifico, a fare ricerca, sviluppano un buon senso critico e sono in grado di esporre le loro opinioni.Va ricordato, in conclusione, che vi sono grandi differenze tra le facoltà e gli ambiti di ricerca.
(Marta Chiarinotti)

La conoscenza viene costruita insieme, già dalle scuole elementari, e alla base vi è l’Erzählkreis: gli alunni e l´insegnante si mettono in cerchio e parlano di un argomento dato, per esempio durante l’ora di Sachunterricht (che unisce insieme le materie di scienze, storia e/o geografia italiane) o per approfondire tematiche dell´attualità o fatti accaduti nella scuola.
(Massi)

Il rapporto con la conoscenza e in generale con il mondo scolastico e universitario si è sviluppato in modo diverso nella Germania dell’ovest e dell’est (ex DDR). Gli studenti della Germania dell’ovest manifestano la voglia di intervenire, obiettare e portare la propria conoscenza e il proprio pensiero in aula, anche a costo di togliere tempo e spazio al docente. Sin dalle scuole elementari i bambini vengono anche valutati in base agli interventi che fanno in classe, nel senso della partecipazione attiva e democratica.
Nelle regioni della ex DDR questo aspetto è meno presente: si è più abituati alle lezioni frontali sin dalle scuole elementari e si valutano come positivi l’ordine e la disciplina (il modo in cui i ragazzi tengono in ordine le loro cose), questo almeno nelle scuole pubbliche. Poiché non tutti i genitori considerano tali valori come basilari per l’educazione dei figli si è sviluppata nei territori della ex DDR una moltitudine di scuole private con un’offerta assai differenziata e in cui in generale si dà un po’ più spazio alla creatività.

Molto sentito in entrambe le Germanie è il principio selettivo della scuola. A differenza della scuola italiana elementare e media che risulta particolarmente inclusiva, la scuola tedesca tende a selezionare presto in base al rendimento, e a indirizzare i bambini all’età di circa 11 anni a un tipo di scuola professionale, tecnica o liceale. Poiché a differenza della scuola italiana quella tedesca non pratica l’inclusione dei bambini portatori di handicap, per tali bambini è prevista una scuola speciale (Sonderschule).

La valutazione scolastica si basa sulla partecipazione degli studenti e sui numerosi compiti in classe e test eseguiti nel corso dell’anno. L’interrogazione come si usa in Italia non c’è nelle scuole tedesche. Nelle scuole a tempo pieno in genere non si danno compiti a casa. In Germania non si usa dare compiti per le vacanze scolastiche, o perlomeno se ne danno molto pochi, in quanto è diffusa l’idea che i bambini in questo periodo debbano riposarsi.

L’acquisizione della conoscenza in ambito scolastico è sia nella Germania dell’est che dell’ovest in generale molto più pragmatica di quella a cui siamo abituati in Italia. Ad esempio alla scuola elementare si insegnano le norme di base dell’educazione stradale e i bambini possono fare il Fahrradpass (patentino che attesta la capacità di andare in bicicletta per brevi tratti). L’educazione musicale si basa spesso su collaborazioni con i teatri comunali, e l’educazione scientifica (biologia, chimica, fisica) e artistica è meno nozionistica e incentrata sull’aspetto pratico.

Nella Germania dell’est si tende a mandare i figli a scuola circa un anno più tardi rispetto all’Italia.
È diffusa l’idea che sia meglio iniziare la scuola il più tardi possibile, alcuni genitori cercano regole speciali per far iniziare i loro bambini oltre l’età prevista, a 7 anni e mezzo, a volte a 8 („nachstellen“). Questo perché il passaggio dall’asilo (spazio della creatività e della libertà) alla scuola (spazio della prestazione) è vissuto in modo più traumatico che in Italia. Per questa ragione si sono sviluppati alcuni rituali di passaggio a questa fase in cui inizia „Der Ernst des Lebens“ (la parte seria della vita). Anche a causa del vacuum dovuto alla cancellazione nella memoria popolare di molte feste religiose, nella Germania dell’est è sentita particolarmente la festa del primo giorno di scuola („Einschulung“) che viene celebrata il sabato con spettacoli teatrali e musicali a scuola e a casa con amici e parenti con pranzi e regali, quasi come la Prima Comunione. Con il dono della Zuckertüte (cornucopia colma di regali e dolciumi) si vuole addolcire questo passaggio a una fase in cui una parte dell’infanzia sembra concludersi.
(Orsini)