Di seguito sono esposti i principali consigli utili di cui tener conto nel corso di una trattativa o di una riunione d’affari con dei russi.
- L’attacco diretto e l’essere troppo emotivi, soprattutto da parte degli uomini, sono considerati atteggiamenti negativi, il primo perché crea molta tensione, il secondo perché può essere interpretato come insicurezza e scarsa preparazione da parte dell’interlocutore.
- Non interrompere mai chi sta parlando! L’interruzione è interpretata come una mancanza di educazione e di rispetto nei confronti dell’interlocutore. Anche se i russi osservano con divertimento e simpatia l’irruenza e l’impulsività che contraddistinguono molti italiani, in loro compagnia è preferibile moderare il nostro entusiasmo e ascoltare fino alla fine ciò che ci vogliono dire.
- Siate sicuri di voi stessi! Le pause durante un discorso denotano incertezza e mancanza di carattere.
- I russi usano moltissimo il condizionale, questo non deve farci pensare a una mancanza di determinazione da parte del nostro interlocutore, spesso una frase come “io farei così” intende esprimere una volontà esplicita.
- Muovendo un’obiezione è bene mettere prima in evidenza i punti in cui entrambe le parti sono d’accordo e successivamente esprimere in modo garbato le proprie perplessità; l’atteggiamento nei confronti di chi prende le decisioni deve essere sempre rispettoso.
- Non far “perdere la faccia” al proprio partner! Generalmente è offensivo dirgli apertamente che non ha capito qualcosa, è meglio esprimersi in modo gentile.
- Attenzione a scherzi e battute! Le battute per “rompere il ghiaccio” sono ben accette ma, basandosi esse su un fondo comune di testi noto ai madrelingua, è difficile che uno straniero sia in grado di fare quelle giuste: meglio mantenere un tono serio e concentrato. I tentativi di creare nel corso delle trattative un rapporto di simpatia reciproca scherzando possono essere interpretati come un’intenzione di barare e riscuoterebbero l’effetto contrario a quello desiderato. Sono ammissibili solo se si è giunti a una soluzione positiva della trattativa.
(Cappellotto Capiotto L., Progetto FSE 2120/1/14/1268/2008 Regione Veneto)